L’arte collega.
Uomo con uomo e uomo con luogo, uomo e natura, passato, presente e futuro. Perché niente cambia il mondo, né una scultura, né un dipinto, né un edificio. L’unica cosa che porta a un vero cambiamento è cambiare il nostro modo di pensare, vedere cosa c’è e fare tutto il possibile per rendere il mondo più bello, almeno per un momento. Se poi si presenta l’opportunità di collaborare con altri e di unire le loro competenze con le mie, nasce una relazione e un’opera d’arte comune.
Arte come necessità tra me e te, spazio e tempo, natura e tecnologia, quiete e movimento, ombra e luce. Utilizzando i mezzi che il luogo richiede, cogliere la sua essenza e creare connessioni.
Margit Klammer